L’anno che non c’è mai stato

Cari amici della Casa del libro Mascali,
questa prima parte del 2020 è andata così, un anno “invisibile” in cui la pandemia da coronavirus ha fermato e ferito il mondo intero, sono stati sei mesi in cui ci siamo reinventati ogni giorno, rinnovando la promessa di mantenere aperto e attivo questo presidio culturale e umano che è divenuto (lo è sempre stato) la libreria.
Da febbraio abbiamo dovuto sospendere gli incontri (il mitico labirinto su Borges, lo storico circolo dei lettori ed i neonati circoli di lettura in lingua francese ed in inglese, nonché le presentazioni con gli autori e gli incontri sull’editoria indipendente).
Dall’undici marzo abbiamo dovuto chiudere l’accesso fisico alla libreria, ma abbiamo proseguito con le vendite online e con le spedizioni con corriere sia in città che nel resto d’Italia. Abbiamo superato il gap tecnologico e siamo entrati da portagonisti nei social con nuove iniziative sempre rivolte a coinvolgere il nostro pubblico e farlo uscire almeno con la fantasia dal quadrato delle mura domestiche in cui siamo stati confinati a causa del lockdown. Così è nata l’idea della Maratona di Letture andata in giro sui social. Siamo stati tra i primi a organizzare dirette Facebook delle presentazioni dei libri appena usciti durante la pandemia e che non volevamo abbandonare in mezzo ai flutti di una filiera in grande sconquasso.
Di noi si è parlato in tv, nel TG3 della Rai e nel TG Mediterraneo, per aver costruito dei ponti di parole tra la Turchia, l’Italia e la Spagna, coinvolgendo amici e conoscenti in uno scambio di scritti per narrare e orientare i giorni della quarantena. Non appena è stato possibile abbiamo deciso di riaprire, in controtendenza ad altre librerie che invece hanno valutato troppo rischioso aprire i luoghi fisici in piena pandemia. Sebbene dimezzati sia nei tempi (aprivamo solo al mattino) sia nel personale, perché il nostro caro Angelo non è ancora rientrato alla base, ci è sembrato importantissimo dare un messaggio positivo, che si riassume in poche parole:  ogni giorno, qualsiasi cosa accada, che sia grandine e pandemia, che sia cielo terso e soleggiato e librerie affollate di lettori desiderosi, scegliamo di esserci e dare il nostro contributo.
In questi primi sei mesi del 2020 siamo diventati più concreti. E dunque speriamo di essere divenuti più essenziali e sempre più convinti dell’importanza della cultura e del valore della letteratura. Abbiamo mantenuto e rafforzato relazioni intense con i nostri clienti e ne abbiamo creato di nuove, tramite il Giralibri, la guida all’uso dei social per i gruppi che intendevano comunque incontrarsi, tramite lunghe conversazioni telefoniche, e nuovi servizi di consulenza libraria (reading coach lo abbiamo voluto chiamare). Tra queste novità c’è un bel frutto che vorrei raccontarvi: la nascita di un circolo dei piccoli lettori (tra gli 8 e i 12 anni) che fa riferimento alla libreria e che seguiremo molto da vicino. Ma altre richieste ci arrivano e non vediamo l’ora di poter riaprire le stanze alle riunioni tra coloro che amano i libri.
Nel frattempo…
Stiamo rafforzandoci, avendo avuto l’opportunità di notare i nostri punti deboli e di valutare le strategie per farne la base per la ripartenza. Certo ci manca la curiosità e la voglia di letture vacanziere che i turisti della lunga estate siciliana portavano con sé. Tuttavia in questi mesi senza rappresentazioni classiche, senza attori e artisti e cultori dei classici a spasso per Ortigia e con cui costruire castelli in aria riscopriamo i nostri più vicini, che ci danno la forza di continuare. Siamo noi per primi la nostra quotidiana bella e giusta novità.